Marco Pollice porta avanti da anni un dialogo interdisciplinare con architetti internazionali, designer e artisti coinvolgendoli nella creazione di lampade, opere d’arte, oggetti di design ai quali applica la tecnologia innovativa, realizzati artigianalmente in Italia e certificati.
Quadri di Luce è il progetto che ha visto la riedizione delle iconiche lampade disegnate da Gio Ponti realizzate da pollice illuminazione dal 2013 al 2017 in Limited Edition. Le lampade, prodotte su licenza della Fondazione Ponti, sono basate sui disegni originali del grande Maestro.
“Qualche divertimento non è da escludere nell’arredare: è un antica tradizione”.
Questo affermava Gio Ponti alla fine degli anni ‘50, quando venivano progettati i Quadri di Luce, una serie di splendidi pezzi, lampade incorniciate, che il grande maestro utilizzava come complementi d’arredo nelle case più prestigiose, come Villa Planchart, o nella clinica La Madonnina e nella Chiesa di San Francesco d’Assisi a Milano, per citare alcuni esempi.
Sono stati realizzati artigianalmente nei laboratori di Milano, pensate che per fare un Quadro di luce occorrono ben diciassette passaggi diversi!, all’interno montano tecnologia innovativa LED. Realizzati a partire dai disegni originali di Gio Ponti, in ottone lucido o bronzato chiaro e nella versione blu come quelli dell’Hotel Parco dei Principi a Sorrento, sono in edizione limitata e numerata.
Più che lampade, si potrebbero definire magnifici contenitori di luce perché, se riconosciamo la parte dedicata al divertissement, ci rendiamo subito conto che anche qui l’essenza è data dal rigore, fondamento portante di tutto il lavoro del grande architetto, prima di tutto nelle forme primarie: quadrato, rettangolo, esagono irregolare, sole; successivamente nelle linee: quelle delle cornici, nette, precise e simmetriche nel loro dialogo.
Nello studio delle forme, Gio Ponti lascia il rigore, l’organizzazione, la delicata bellezza, la precisione delle forme, la leggerezza data alla materia per inventare un grande gioco, nel gioco: l’emozione di lasciar comporre liberamente il posizionamento dei Quadri di Luce, ovvero il rettangolo può essere orizzontale o verticale, l’esagono può girare su se stesso all’infinito, così come può fare il sole, a parete o a soffitto.
Una riedizione in tutti i sensi perché Gio Ponti e la famiglia Pollice condividono una lunga tradizione fatta di idee e lavoro. La collaborazione inizia con l’ingegner Ugo Pollice negli anni 50, ma è dagli anni 30 che l’ingegnere e l’architetto condividono alcune idee rivoluzionarie per l’epoca, prima fra tutte la produzione in scala industriale; così come Ponti non vuole arredare, ma vuole “la produzione dell’arredamento”, Pollice inizia a produrre su scala industriale lampade per l’illuminazione razionale, quello stesso senso di razionale che è alla base di tutto il lavoro di Ponti.
La riedizione di questi pezzi, avvenuta dal 2013-2017 ha comportato un approccio filologico al disegno dell’architetto, grazie agli eredi del maestro, Salvatore Licitra e Paolo Rosselli, si sono cercati negli archivi di Gio Ponti i disegni originali con l’indicazione dei materiali e del loro grado di finitura, il tono del bianco da usare e il grado di lucidatura dell’ottone.
I Quadri di Luce sono di una modernità puntuale,
basterebbe un solo pezzo per cambiare l’intera percezione di una delle nostre case, oggi, e ci inducono, ancora una volta, a fare i conti con l’importanza dell’illuminazione di un ambiente e per cui sulla capacità della luce di influenzare direttamente l’individuo.